lunedì 9 novembre 2009

Ventanni dalla caduta del muro di Berlino.



(www.ansa.it)BERLINO - La cancelliera tedesca Angela Merkel, l'ex presidente dell'Unione sovietica Mikhail Gorbaciov e l'ex presidente della Polonia, Lech Walesa, hanno attraversato lo storico ponte di Boesebruecke, sulla Bornholmer Strasse di Berlino. Il 9 novembre del 1989, alle 21:20, il ponte venne attraversato dai primi cittadini dell'ex repubblica federale tedesca (Rdt), segnando così la prima 'breccia' nel Muro.
La Germania celebra oggi uno degli anniversari più importanti della sua storia, quello dei 20 anni della caduta del Muro di Berlino, che segnò la fine della Guerra Fredda e meno di 12 mesi dopo portò alla riunificazione del Paese. Sul ponte Boesebruecke della Bornholmer Strasse alle 21:20 del 9 novembre 1989, i primi cittadini dell'ex repubblica federale tedesca (Rdt) hanno varcato il Muro senza i visti, seguiti da centinaia di migliaia di persone nel giro di poche ore. Il momento più importante della giornata è previsto per questa sera, quando la caduta del Muro sarà ricreata simbolicamente attraverso un gigantesco effetto domino formato da blocchi di polistirolo.
"La caduta del Muro di Berlino di cui ricorre in questi giorni l'anniversario, nel 1989 segnò uno spartiacque nella storia europea e mondiale del XX secolo come già un'altra tappa aveva segnato, il 9 maggio 1945 la caduta di Berlino", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso di una cerimonia al Quirinale.
''Si apri' allora in Germani dell'Est, ma il cambiamento era gia' cominciato in Polonia - aggiunge Napolitano - la strada per l'affermazione di diritti di liberta' che erano gia' stati sanciti nelle Carte costituzionali approvate subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, in particolare a Roma e a Bonn, nei paesi in cui erano stati sconfitti il nazismo e il fascismo. Diritti di liberta' a cominciare dalla liberta' di espressione, sanciti nella nostra Carta all'articolo 21 e principi democratici da tener sempre cari, da preservare e far vivere in Italia e ovunque''.


E' giusto e doveroso ricordare un evento così bello e importante. Condivido con il Presidente della Repubblica Napolitano, l'unico politico che fa discorsi buoni e intelligenti. Hanno avuto la forza di riprendersi quella libertà che era stata sottratta loro senza diritto.

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