giovedì 26 marzo 2009

i "pianisti" hanno finito di suonare in camera...


ALLA CAMERA E' STATO MESSO LO "STOP AI PIANISTI".
Nelle operazioni di voto alla camera è stato attuato il sistema che prevede l'utilizzo delle impronte digitali. Infatti accadeva spesso che un deputato votava per più colleghi, da qui il soprannome "pianista", ma ora per ogni votazione servono le singole impronte digitali altrimenti il voto non è possibile effettuarlo.

Finalmente, speriamo che sia un sistema valido perchè chi vuole boicottare i sistemi trova sempre un modo, ci si augura di no. Era vergognoso che le votazioni in passato avvenivano per mezzo di poche persone che "allungavano" le mani. Il diritto di voto è per ogni singolo cittadino, che una persona voti per altre è innamissibile, soprattutto alla Camera. Almeno stavolta si è provveduto, e continuiamo a sperare che anche per altri problemi si pensi a una buona soluzione.

sabato 21 marzo 2009

In cento mila nel corteo a Napoli contro la mafia. Ha partecipato anche Saviano.

Più di centomila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato in corteo oggi a Napoli per ricordare le vittime delle mafie e chiedere alle istituzioni di combattere la criminalità organizzata, che opprime soprattutto il Sud Italia.
E insieme a familiari delle vittime, magistrati e rappresentanti istituzionali è salito anche il giovane scrittore Roberto Saviano, sotto scorta dopo il successo del suo "Gomorra" è diventato un simbolo vivente della lotta alla camorra.
"Non girarsi dall'altra parte", "No alla legalità sostenibile che accetta mediazioni", erano alcuni dei messaggi gridati dai manifestanti.
Un monito era rivolto anche alle banche: "Cancellino le ipoteche presenti sul 36% dei beni confiscati alla camorra" ha detto don Ciotti, ricordando che i Comuni non riescono a farsene carico, col rischio che una " una volta messe all'asta tornano alle mafie".
Il corteo si è concluso in piazza del Plebiscito ed è stato marcato, così come l'inizio della manifestazione in piazza, dai nomi delle 900 vittime della mafia, alcuni letti anche da Saviano, acclamato dalla piazza .
Vittime che in molti casi non hanno ottenuto ancora giustizia e per le quali gli oltre 500 familiari presenti a Napoli chiedono anche verità.
Tra i magistrati, i rappresentanti delle istituzione e delle politica, anche Giancarlo Caselli, procuratore capo a Torino, secondo cui il disegno di legge del governo sulle intercettazioni, in discussione al Parlamento, rappresenta "un forte rischio per la sicurezza sociale".
"E' come dire a un medico di non usare Tac o risonanza magnetica perché sono invasive. Si sta dicendo alle forze dell'ordine di non utilizzare le intercettazioni, che sono come radiografie giudiziarie, perché sono troppo invasive. Chi chiede tolleranza zero e ronde sia coerente e non consenta che si tolgano le intercettazioni, che sono il baluardo per la tutela dei cittadini".

Quando leggo queste notizie penso che è rincuorante sapere che ci siano persone che abbiano ancora voglia di farsi sentire, senza creare disagi e problemi, solo “urlare” la rabbia e il dolore, in questo caso più che motivati, per i soprusi avuti.
La mafia è una piaga che purtroppo si porta avanti anche perché, come si legge nella notizia sopra, la gente tace e si fa usare. Secondo me la mafia conta proprio nel silenzio.
Eppure ci sono quelle persone come Saviano che hanno rinunciato a vivere in serenità (sapete che gira sempre scortato) per lottare. La parola, l’unica parola che combatte la mafia: LOTTARE. È difficile è vero, non penso sia semplice sopportare ingiustizie ogni giorno, vivere nella paura che in ogni istante ci può essere qualcuno in agguato che può farti del male e ucciderti o peggio ancora uccidere i tuoi cari, però ci sono le persone che non si lasciano vincere dalle paure, lottano. Lo Stato, per come la penso io, fa troppo poco. Non sta vicino alle vittime quanto dovrebbe. Addirittura se non ricordo male tempo fa volevano togliere i soldi alle vittime per dei tagli economici. Avevano fatto un intervista delle iene in merito.
Sono d’accordo con Giancarlo Caselli, le intercettazioni sono quelle che hanno portato tanti arresti, non buttiamo via anni di indagini e lasciamo che chi si impegna a combattere la mafia continui a farlo con ogni mezzo.
Nelle scuole, soprattutto in Calabria, Puglia, Sicilia, continuiamo a parlarne ai bambini, ai ragazzi (che sono quelli prescelti dalla mafia per “insegnarli” a unirsi a loro), che capiscano già da piccoli che la mafia è il peggiore dei mali. Che anche se si è poveri la mafia non fa guadagnare nulla di buono.
E alle persone che subiscono ingiustizie dalla mafia dico: l’unione fa la forza, per cui non pensiate che siete soli, parlatene non state in silenzio. Unitevi a chi non vuole vivere in un mondo dove la mafia fa da padrone.

lunedì 16 marzo 2009

Anoressia

Allarme Anoressia.
È prima causa di morte tra le giovani donne (12-25 anni)


È il killer numero uno delle giovani italiane di età comprese tra i 12 e i 25 anni: l'anoressia nervosa (associata alla bulimia) colpisce oggi 150-200 mila donne e rapprensenta un'emergenza socio-sanitaria. Da un convegno sui disturbi alimentari è emerso che: «I disturbi del comportamento alimentare sono patologie gravi, invalidanti e con elevato indice di mortalità» ha spiegato Roberto Ostuzzi, presidente della Sisdca, Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare. «La difficoltà di accettare una cura è uno dei più importanti fattori di cronicizzazione» di queste malattie, ha detto Ostuzzi. Proprio per questo, per garantire cure salvavita e continuità terapeutica, gli specialisti chiedono nuove modalità nella gestione dei Tso. Ma chi sono i soggetti più a rischio? Ragazzine che all'improvviso rinunciano al piatto di pasta, ma anche giovani donne trentenni alle prese con i problemi di casa e lavoro, «che cercano di controllare la precarietà di vita, privandosi del cibo». L'età delle vittime scende sempre di più. «Bambine di 10-12 anni, ma anche trentenni» ha detto Giovanni Spera, ordinario di endocrinologia e malattie metaboliche dell'Università Sapienza di Roma, «Non c'è più entusiasmo di fronte al piatto preferito, le bambine non aumentano di peso. Ecco i genitori devono fare attenzione a questi segni e allarmarsi, perchè questo problema se mal gestito può scivolare verso il disordine alimentare». Sotto accusa anche l'ossessione delle madri per i chili di troppo. «Vedere una mamma sempre a dieta, o che si lamenta del peso e non riesce a dimagrire, influisce sul modo delle bambine di pensare al proprio corpo».


Tante volte sento queste notizie e tante volte in giro vedo ragazze sempre più magre e sento i loro discorsi sul fisico perfetto. Io sono la prima a volere un bel fisico, chi non lo vorrebbe? Ma ho quei chili di troppo che mi “arrotondano” un po’. Sono troppo golosa per mettermi a dieta e il cibo mi piace troppo. Non riesco a non sorridere davanti a una bella torta farcita o una pasta al forno. L’importante è non esagerare, il grasso come sappiamo fa male. Però queste ragazzine hanno delle ossessioni, che se si considera la società in cui viviamo oggi hanno delle motivazioni. La vita dei ragazzi oggi non è semplice, a partire dalle famiglie che si ritrovano..mamme assenti, padri troppo impegnati, nessuno con cui sfogarsi o semplicemente parlare e allora restano gli amici “senza testa”, che sanno consigliare droghe o stupidaggini da fare per non annoiarsi. E la figura della donna mostrata oggi, super magra, le modelle che hanno solo le ossa, e le ragazzine che le invidiano senza capire che vita pessima fanno. La televisione non aiuta, soprattutto perché non da il giusto spazio a queste notizie. Se ne parla ma non mai abbastanza, si parla di più con le modelle che vengono interrogate sul loro metodo per restare magre..e queste dovrebbero essere le prime a consigliare che mangiare fa bene ma bisogna fare esercizio fisico per avere un bel fisico. Eccolo qua il segreto per tenersi in forma, niente di più, non ti togli il piacere dei bei pasticcini e l’esercizio fisico non serve solo a non prendere chili ma fa stare meglio in ogni caso. Io, da brava golosona, non riuscirei ad immaginare il mondo senza cioccolata, pasticceria, e tutte quelle cose buone da cucinare..ragazze mangiare è uno dei piaceri della vita e come tutte le cose basta non esagerare. Pensate a voi stesse e cercate di volervi bene, così come siete. Chi vuole bene, non vuole bene un corpo ma una persona che ha sentimenti, pensieri, carattere. E mamme ricordatevi che i figli vi prendono come esempi, non state a lamentarvi sui chili di troppo, mettetevi una tuta da ginnastica e andate in palestra con le vostre figlie e se proprio serve una dieta, non state a seguire diete rigorose che fanno solo venire più fame..mangiate come sempre ma senza esagerare, basta diminuire di pochi grammi le quantità di sempre..
La prima regola nella vita è volersi bene, accettarsi per come siamo, contare sulle nostre forze, solo così possiamo vivere bene con noi stessi e di conseguenza con gli altri.

domenica 8 marzo 2009

Festa della donna.


Auguri a tutte noi donne! Oggi la festa della donna, un giorno all'anno per ricordare che anche la donna conta e non esiste solo l'uomo nel mondo. Ma siamo proprio sicure che oggi ci teniamo a ricordare che il mondo è fatto di due persone, di ribadire che anche la donna ha diritti?? Di solito in questi ultimi anni questa festa per me ha perso la sua importanza. Le donne usano questa giornata per uscire da sole e andare a vedere uno strip di un tipo qualunque. Donne ricordiamo chi siamo, ricordiamo di donne che stanno peggio. Noi in italia abbiamo la possibilità di avere una vita, ma in altri stati questa possibilità è vietata per le donne, non possono neanche pensare una cosa simile. Questa giornata dovrebbe essere usata per ricordare, per parlare, per capire. Non sono femminista, per me siamo persone non esistono differenze di sesso, ma non sopporto che le donne dopo che fanno mille discorsi sul farsi valere come persone se ne vanno a vedere uno spogliarello di un uomo che aspetta questa giornata per farsi soldi e che delle donne poco gli importa. Senza l'uomo e la donna insieme non c'è vita, ognuno ha bisogno dell'altro, ma di solito ci dimentichiamo di questo particolare. Sono pochi gli uomini che ammettono l'intelligenza della donna e siamo definite il sesso debole, ma noi possiamo dimostrare che non è così..

lunedì 2 marzo 2009


Un asteroide nel suo percorso sfiora la terra. Dal 1973 nessun asteroide è passato così vicino al nostro pianeta.
Alle 14.44 del 2 marzo 2009 un asteroide di 40 metri di diametro ha sfiorato la terra alla distanza di 63.500 km. Nel 1973 invece un altro asteroide aveva distrutto in Siberia una foresta. Oggi il danno è stato evitato, ma se avesse toccato la terra i danni sarebbero stati simili a un’esplosione di 1000 bombe atomiche. L’asteroide è stato chiamato DD45 e gli scienziati hanno seguito tutto il suo percorso. Si dice che tra 20 anni ci sarà un nuovo asteroide che minaccerà la terra. Per ora pericolo scampato.

Che dire. Siamo ancora qui e sembra strano che tutto potrebbe finire per una pietra gigantesca che in un secondo può provocare una catastrofe così grande. Questa notizia mi fa pensare alcune cose.
Penso che se l’asteroide non ha messo fine al mondo, forse dovremmo pensare un attimo alle nostre vite. Ne abbiamo una su questa terra, non sprechiamola. Usiamo ogni secondo per fare cose belle, per amare, per emozionarci, per rialzarsi quando siamo a terra, per vivere in pieno quanto siamo in possibilità di fare.
L’asteroide ci mette un secondo a mettere fine a tutto, l’uomo invece con l’inquinamento, la creazione di armi, la guerra e la violenza di certo non aiuta la terra a continuare a vivere, e anche se ci impiega più tempo porta ad una fine lenta e sofferta. Ma per fortuna non siamo tutti propensi alla cattiveria e tanti amano l’ambiente, una buona vita sociale, e cercano di migliorare la vita su questa terra.
Ho pensato che se il telegiornale dava una notizia che più o meno faceva così:”un asteroide cadrà sulla terra. Non si può rimediare. La vita sulla terra finirà”..ognuno di noi cosa avrebbe fatto sapendo che sarebbe morto? Io penso che avrei fatto quello che ritengo più importante per me. Stare vicino alle persone che voglio bene e passare una giornata serena, perché amo la vita. Ma avrei anche voluto che non finisse tutto in quel momento avrei voluto che la vita continuasse, promettendomi di migliorarmi e fare sempre meglio nel resto dei miei giorni. Eppure se ci pensate, ogni giorno al nostro risveglio possiamo sempre avere la possibilità di fare qualcosa di migliore. In effetti basta solo volerlo, penso che la volontà sia la forza di ogni persona (volere è potere).
Ma perché solo quando siamo vicini alla morte pensiamo che potremmo far meglio? Pensiamoci sempre, la terra è un bellissimo dono, la vita lo stesso, facciamo che ogni giorno ci sia qualcosa di bello, anche se non abbiamo un motivo. Amiamo la nostra vita non buttiamola via.