lunedì 19 aprile 2010

Giorno per giorno



Ogni giorno di più che passa capisco sempre meno come è cambiata l’Italia. Ho seguito un programma su Raitre, di Corrado Augias, diceva di essere stupito di come sono cambiate le cose nel nostro paese e di come spesso non riesca più a sentirsi parte di un paese che sente molto distante. Parlava riguardo al benefattore per la mensa ad Andro e le proteste delle mamme “chi non paga non mangia”. Già le parole a me personalmente indignano, ma purtroppo la realtà ci mostra proprio questo.
Intorno a me vedo tante persone senza lavoro e sull’orlo di esaurimenti nervosi perché non sanno come fare a sfamare una famiglia o a sopravvivere. Allora penso che se non ci aiutiamo a vicenda, a noi non ci pensa di certo il governo. Ci sono istituzioni che ci chiedono soldi per aiutare in luoghi dove sicuramente hanno bisogno, ma se non riusciamo a vivere noi come possiamo dare soldi per gli altri, a noi chi li dona dei soldi per sopravvivere?
Un terremoto sempre in agguato a portare via tutto e quello che rimane sono solo i cuori, una mano di aiuto, fare uno spazio in più per dare un alloggio. Piccole cose che però in certi momenti sono grandi, molto più di quanto immaginiamo.
Rimaniamo solo noi, noi come persone che devono saper condividere per sopravvivere, soprattutto in questi anni con tutte queste tragedie e terremoti dove tanti non hanno più nulla (pensiamo all‘Aquila), donare qualcosa è importante, che sia un alloggio o qualunque cosa che pensiamo possa servire. A chi non ha più niente un sorriso e una parola di conforto è già tanto. Stiamo uniti, aiutiamoci a vicenda, solo questo ci terrà in vita, perché è proprio vero che nella vita conta solo l'amore e che l’unione fa la forza.

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